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Giovanni Bellini


Bellini
Giovanni Bellini (Venezia ca 1430-1516), noto anche con il nome di Giambellino, è uno dei principali innovatori della pittura veneziana, introducendo nell’ambiente lagunare le novità dell’arte rinascimentale. Figlio del pittore Jacopo, costituisce, insieme al fratello Gentile, la più importante famiglia di pittori di Venezia, tra l’altro imparentata anche con Andrea Mantenga che sposò una sorella di Giovanni Bellini.
Il padre era stato allievo di Gentile da Fabriano e nella sua pittura sono chiaramente ravvisabili gli elementi stilistici tardo gotici che, del resto, sono presenti in quasi tutta la pittura veneta del tempo. Giovanni Bellini partendo da questi elementi tordo gotici, riesce a fare una sintesi originale con il senso della spazialità rinascimentale appreso dal Mantenga. Ma il risultato al quale perviene è decisamente originale e alla base della futura pittura veneziana del Cinquecento. Ciò che lui ottiene è una pittura in cui il colore e la luce creano un effetto di spazialità nuovo, senza far ricorso alle architetture in prospettiva né alle sfumature leonardesche. Semplicemente i piani si staccano tra loro perché hanno un diverso grado di luminosità. Figure chiare su sfondi scuri o viceversa, in modo che l’occhio è naturalmente portato a percepire ciò che è avanti o indietro per il semplice fatto che cambia il tono del colore. Da questa svolta stilistica dell’arte di Giovanni Bellini ha inizio la grande pittura veneziana, una pittura fatta di colore e di luce, che verrà poi proseguita da Giorgione e da Tiziano.