tratto dal sito: http://www.francescomorante.it

Veronese

 

Paolo Veronese autoritratto

Paolo Caliari, detto il Veronese (Verona 1528 - Venezia 1588), è un altro dei grandi interpreti della pittura veneziana della seconda metà del Cinquecento. Al pari del Tintoretto, la sua ricerca pittorica è legata molto all’effetto scenografico, in grandi tele che affolla di personaggi e di numerosi particolari, sullo sfondo di complesse e spettacolari architetture.

La sua formazione è però diversa dal Tintoretto. Non è la pittura di Tiziano a segnare il suo stile, bensì quella dei manieristi emiliani conosciuti tra Mantova e Parma, quali Giulio Romano, il Correggio e il Parmigianino. Da essi apprende il senso plastico delle figure, ma soprattutto una spiccata predilizione per la pittura di scorcio.

Giunse a Venezia intorno al 1553 e vi rimase fino al termine della sua vita, realizzando nella città veneta le sue opere principali. A Venezia partecipò ai lavori di decorazione del Palazzo Ducale e della Libreria Marciana. Grazie ad essi il suo successo si consolidò ricevendo importanti incarichi. Grazie all’incontro con l’architetto Andrea Palladio, realizzò un importante ciclo decorativo nella Villa Barbaro a Maser. Imponente e ricca fu anche la decorazione che egli realizzò per la chiesa di San Sebastiano a Venezia.