La barchessa

la barchessa

 La barchessa, barcòn o barco è un edificio rurale di servizio tipico dell'architettura della villa veneta, è destinato a contenere gli ambienti di lavoro, dividendo lo spazio del corpo centrale della villa, riservato ai proprietari, da quello dei contadini.

Di norma le barchesse erano caratterizzate da una struttura porticata ad alte arcate a tutto sesto ed adibite ai servizi: dalle cucine, alle abitazioni dei contadini, alle stalle e agli annessi rustici (rimessa per arnesi agricoli, magazzino per scorte alimentari ed altro).

Nell'area della Repubblica di Venezia le barchesse -spesso più d'una- quasi sempre si dispongono lateralmente alla casa dominicale o padronale (il corpo centrale della villa che ospita la residenza del proprietario) e, di norma, sono parte integrante di un grande complesso agricolo produttivo. Andrea Palladio diede dignità architettonica alle barchesse, affiancandole, allineandole e collegandole alla casa padronale, conferendo all'insieme maggiore simmetria e monumentalità.

Anche l'orientamento era importante: nei suoi “Quattro libri dell'architettura” (Venezia, 1570), Palladio afferma che le barchesse dovrebbero essere esposte a Sud in modo da tenere asciutta la paglia, per evitare che fermenti e bruci.
Nelle campagne venete, e in particolare lungo la riviera del Brenta, non è infrequente trovare oggi barchesse prive della villa: a causa della tassazione sulle ville, durante l'Ottocento molti edifici del patriziato veneziano vennero abbattuti, lasciando solo le barchesse, utili come rustici o magazzini.